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principati italiani


PRINCIPATI ITALIANI

Forma di governo personale retta sul controllo militare, feudale e amministrativo di un ampio territorio, che si sviluppò fra il Tre e il Quattrocento. I principati nacquero dalla necessità di superare le istituzioni politiche comunali fondate su una partecipazione dei cittadini agli organismi politici e sulla compresenza di svariati organi istituzionali. Sul finire del Duecento varie città italiane si sforzarono di disciplinare le proprie strutture politiche conferendo per più anni responsabilità governative (podestà, capitano) a un'unica persona in grado di trasformare la carica personale in funzione dinastica (Scaligeri a Verona, Visconti a Milano). Per tutto il Trecento la stabilità politica di tali lignaggi fu ancora parziale e solo a metà Quattrocento, con la pace di Lodi (1454) si concluse questo processo di riorganizzazione territoriale che trasformò organismi comunali e signorie regionali in principati sovraregionali, dinastici (Savoia, Visconti) o cittadini (Firenze, Venezia, Stato della chiesa), caratterizzati da un ordinamento dualistico fondato da un lato su spinte accentratrici e sviluppi amministrativi e dall'altro sulla concessione di larghi spazi di autonomia ai corpi territoriali locali (comunità rurali, città dominate, signori del contado).